Uno sguardo attento e accogliente
per il neurosviluppo

Direttore responsabile: Daniela Lucangeli

L’obiettivo del percorso formativo è di generare nella comunità educante riflessioni e consapevolezze: come essere adulti significativi per i nostri bambini e sentirci potenziali di sviluppo attivo? Il percorso prevede incontri teorici e laboratoriali sui disturbi del neurosviluppo: è fondamentale riconoscerli precocemente e avere un sguardo attento alle difficoltà che ogni bambino in momenti diversi manifesta. In particolare gli indicatori precoci come il contatto oculare, il pointing, il linguaggio, la postura, il tono, la comunicazione non verbale, sono elementi utili per individuare, sin dalla tenera età, eventuali traiettorie di sviluppo atipico rispetto al funzionamento sociale e al comportamento adattivo. Si darà spazio alle seguenti domande: come allenarsi a riconoscere i processi di crescita e come riconoscere i segni e i comportamenti disfunzionali dei bambini? Quali sono e come si riconoscono i disturbi del neurosviluppo? Come interagire in modo positivo con un bambino che manifesta delle difficoltà e quindi cosa può fare un insegnante attento/a? Come comunicare con le altre figure professionali e con i genitori del bambino? Il percorso è multiforme e toccherà anche altri argomenti, come il tema della povertà educativa, il bilinguismo, la prevenzione all’uso del digitale: in tutti questi incontri si sottolineerà l’importanza di sviluppare e mantenere una efficace e positiva relazione tra la scuola e la famiglia del bambino. La povertà educativa è dovuta infatti a scarse opportunità di apprendimento nelle precoci fasi dello sviluppo. Le caratteristiche dell’ambiente fisico e sociale in cui il bambino cresce esercitano un’influenza a lungo termine, sugli apprendimenti scolastici e sul benessere in generale. La scuola, la famiglia e il contesto sociale dovrebbero collaborare in sinergia per generare una comunità educante affinché le disuguaglianze legate alle condizioni socio-culturali vengano ridotte. La collaborazione risulta importante anche per quanto riguarda l’uso delle tecnologie nei bambini di età prescolare: possiamo far finta che i media e il loro ruolo nell’apprendimento non ci riguardi? Nelle nostre scuole e a casa la tecnologia sta giungendo pervasiva nei termini della stessa transizione digitale richiesta. I nostri bambini ogni giorno vivono in una realtà che ci parla di pervasività dei media e trasversalità dei messaggi/linguaggi. Cercheremo di rispondere alle seguenti domande: che influenza hanno i mezzi di comunicazione sui processi di socializzazione e di apprendimento fin dall’infanzia? Che ruolo possiamo avere come adulti significativi ed educatori per i più piccoli? Scopriamo insieme come rispondere a tutti questi quesiti in un percorso ad ampio respiro, che presenterà anche delle pillole del percorso di ascolto denominato “Respiro e Imparo”. L’incontro permetterà agli insegnanti di conoscere il respiro calmante e altre pratiche utili ad approfondire come aiutare operativamente i bambini a gestire le loro emozioni e il corpo, diventando esempi positivi per la loro gestione autoregolativa.